La necessità di rimodulare la formula imprenditoriale
Il nostro territorio pullula di aziende piccole e medie che in molti casi sono delle vere eccellenze anche a livello internazionale. È però innegabile che negli ultimi vent’anni abbiamo assistito ad importanti mutamenti strutturali sia a livello economico che sociale, da quando la globalizzazione si è fatta sentire in modo a volte prepotente ed ancor di più da dopo la crisi sistemica del 2008.
Se alcune decine di anni fa il mercato permetteva tempi di reazione facilmente gestibili per affrontare crisi passeggere o cambi di rotta nella strategia d’azienda, da alcuni anni a questa parte tutte le aziende, indipendentemente dal settore e dalla dimensione, sono costrette a rimodulare la formula imprenditoriale con estrema velocità, riadattandosi ai mutamenti in modo repentino; il termine “progressione” è stato di fatto sostituito dal termine “isteria” in molti contesti.
Gestire il presente, progettare il futuro
Il pensiero duplice e costante che ogni imprenditore è chiamato ad avere riguarda sia la gestione dell’ordinario che il formulare ipotesi di gestione straordinaria nel medio-lungo termine. Ci piace pensare alla metafora dello strabismo: un occhio guarda alla gestione del presente e del breve termine, l’altro occhio deve guardare lontano, deve predire ciò che potrà accadere, deve immaginare come dovrà reagire e come prepararsi all’azione.
Le operazioni straordinarie
Vorremmo toccare qui il tema delle operazioni cosiddette straordinarie, tema che vede ai due estremi la cessione dell’azienda o l’acquisizione di altre aziende. E nel mezzo ci stanno molte varianti.
Sicuramente ti chiedi cosa dovrai fare della tua azienda nel lungo termine, magari c’è in predicato un passaggio generazionale, o magari immagini di poterla vendere per poter finalmente avere soddisfazione degli anni di duro lavoro e sacrifici. Oppure ti trovi costretto a doverla vendere. Oppure ancora ritieni opportuno far entrare nel capitale qualcuno che ti possa aiutare a darle un ulteriore sviluppo per preservare ciò che hai realizzato finora e per assicurare un futuro ai tuoi dipendenti che tanto hanno fatto insieme a te.
Guidare i processi o essere guidati
In particolare, in questi ultimi casi, se già non sei adeguatamente strutturato, non devi mai dimenticare che qualsiasi soggetto esterno che valuti la tua azienda utilizza un alfabeto ed un linguaggio particolari, sei tu che ti devi adeguare a lui, non viceversa. E chissà quante volte ti è già capitato di dover affrontare casi simili con il mondo bancario. Il soggetto interessato a valutare la tua azienda deve poter accedere ai tuoi “numeri”: economici, patrimoniali, finanziari; deve trovare un budget ed un piano industriale, ben costruiti, realistici, veritieri; deve avere la percezione che tutto ciò sia parte sostanziale dell’Azienda, non un mero esercizio fine a sé stesso costruito ad arte per l’occasione; deve avere conferma che i “numeri” vengono elaborati con frequenza determinata, sia essa trimestrale o mensile. E tutto questo ti permette di colloquiare con questo soggetto alla pari, ti permette di valorizzare la tua azienda in modo corretto, ti permette di guidare il processo, non di essere guidato. Ed indipendentemente dal successo o meno dell’operazione, tutto ciò ti serve a prescindere, per gestire meglio la tua azienda, condurla come una nave che quando naviga in acque basse deve vedere in anticipo gli scogli da evitare accuratamente!
Una guida per implementare il riassetto aziendale
A volte è estremamente faticoso affrontare tutto questo da soli, ma ci sono vari modi per essere aiutati in una simile missione. E non basta solo identificare quello giusto, bisogna anche prepararsi ed implementarlo. Esistono moltissime pubblicazioni che ti insegnano tutti i tecnicismi relativi ad ogni operazione straordinaria.
È invece molto più raro trovare delle guide, dei mentori che ti raccontino quali siano gli stati d’animo che si provano nelle varie fasi: durante la maturazione della decisione, nel momento in cui hai deciso quale strada percorrere, la chiamata all’azione attraverso il coinvolgimento di tanti professionisti specializzati in ambiti specifici, tutti utili, ma altrettanto separati in compartimenti stagni, i dubbi che ti pervadono durante il processo, le paure che si fanno largo dentro di te, la necessità di mantenere la necessaria lucidità, non far mancare mai la determinazione di arrivare fino in fondo, i mille piani calendarizzati e spesso disattesi per i diversi interessi in gioco e potremmo continuare ancora ed ancora.
L’importanza dell’esperienza
Noi tutto questo lo abbiamo vissuto. E lo abbiamo implementato. In prima persona ed in diverse aziende, ricoprendo ruoli apicali, con tutte le responsabilità civili e penali conseguenti. Sia come acquirenti, sia come cedenti.
Conosciamo molto bene il percorso emotivo che sei chiamato a percorrere. E noi allora, come te oggi, abbiamo provato la solitudine di chi è al comando, di chi è il responsabile ultimo del successo o dell’insuccesso dell’operazione.
Condividere gli obiettivi
Permettici di affiancarti in questo percorso, lo faremo non solo con profonda competenza professionale, ma anche con coinvolgimento umano. Per noi non saresti un cliente, ma uno di noi: il tuo obiettivo diventerebbe il nostro obiettivo.