Misurare e capire l’andamento
Il controllo di gestione è il “meccanismo operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa rilevando, attraverso la misurazione di appositi indicatori, lo scostamento tra obiettivi pianificati e realizzati”. In sintesi: misurare l’andamento comprendendone la ragioni.
Analizzare le ragioni dei risultati aziendali
Capire il perché si realizzano certi risultati, positivi o negativi che siano, è essenziale per svolgere una guida consapevole dell’azienda. La recente normativa sull’allerta della crisi di impresa sottolinea ancor di più l’importanza di questa funzione aziendale che spesso viene confusa con l’amministrazione.
Capacità di critica
Rilevare i dati infatti non significa nulla se non si sviluppa anche un’adeguata capacità di critica su ciò che si legge; il processo di controllo interno per questo si sviluppa in tre macro passaggi fondamentali: la rilevazione, la misurazione, ed infine la reazione, momento in cui la decisione aziendale adeguatamente informata implementa l’azione correttiva.
Conoscere per governare
Altro elemento essenziale e distintivo rispetto l’amministrazione che vale la pena di sottolineare è la tempestività. Un dato accurato e completo fornito in ritardo spesso non aiuta, disporre invece di aggiornamenti continui anche se completati con ragionate stime ed approssimazioni, rappresenta un vantaggio competitivo importantissimo perché conoscere significa governare.
L’importanza di un esperto esterno
Coinvolgere un esperto esterno all’organizzazione è la modalità giusta per sviluppare o verificare come funziona il controllo di gestione nella propria azienda: perché?
Perché avere la mente aperta e libera da condizionamenti interni è la modalità migliore per analizzare i processi esistenti e valutare la loro efficacia, ovvero la capacità di dare effettive risposte ai quesiti della direzione.
“Dare risposte” sembra un concetto banale ma molto spesso la routine della quotidianità porta a replicare reportistica fine a sé stessa o che nel tempo ha perso il significato originario. Fare pulizia di ciò che non serve più e sintetizzare il cruscotto essenziale per le decisioni della direzione è un passaggio fondamentale del nostro intervento. Inoltre, il manager esterno può avere il giusto approccio in termini di innovazione grazie al suo bagaglio di esperienza maturato in aziende diverse e ad una visione “pulita” di ciò che serve e ci si può aspettare dal reporting.
Come opera Percinque
L’intervento di un manager di lunga esperienza avvia l’attività di verifica dopo aver compreso l’organizzazione del processo produttivo nelle sue linee essenziali. Le interviste sono sempre un punto fondamentale in questa fase perché aiutano a cogliere le criticità dalle persone, che sono sempre il cuore dell’azienda. In tale fase il manager Percinque mette a frutto la sua esperienza di vita vissuta in azienda, di cui conosce le dinamiche virtuose ma anche le difficoltà, e riesce a dialogare in modo diretto e comprensibile con i collaboratori interni. Questo è un elemento fortemente distintivo dell’approccio Percinque, meno legato a schemi teorici e didattici e molto più operativo.
A volte, per poter comprendere l’azienda e proporre il giusto sistema di reporting serve contestualizzarla nel proprio segmento di mercato e confrontarla con principali competitori. A questo riguardo Percinque utilizza uno strumento di confronto veloce e pratico che attinge al database dei bilanci depositati presso il registro imprese ed individua le peculiarità aziendali in termini di performance economiche e patrimoniali rispetto a chi opera nello stesso mercato, offrendo poi interessanti spunti di riflessione.
Completa il quadro dell’analisi un approfondimento ormai imprescindibile sulle dinamiche finanziarie dell’azienda. Oggi più che mai, governare i flussi finanziari fa veramente la differenza e nel corso del nostro intervento siamo in grado di aiutare le aziende anche in questo.